martedì 21 ottobre 2014

PIAZZA ARMERINA




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La struttura romana, di epoca tardo imperiale, per la sua eccezionale ricchezza di elementi architettonici e decorativi, è divenuta oggetto di particolare rilievo all’interno del programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio della regione siciliana, la cui gestione è oggi affidata al Parco Archeologico della Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei Comuni limitrofi, Istituto dell’Amministrazione Regionale dei Beni Culturali.
La Villa, tutelata dall’Unesco dal 1997, è appartenuta ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse un governatore di Roma  (Praefectus Urbi); secondo alcuni studiosi fu, invece, costruita e ampliata su diretta committenza imperiale. Per la sua bellezza e complessità, può considerarsi  uno degli esempi più significativi di dimora di rappresentanza rispetto ad altri coevi dell’Occidente romano. L’alto profilo del suo committente viene celebrato, in modo eloquente, attraverso un programma iconografico, stilisticamente influenzato dalla cultura africana, che si dispiega, con ricchezza compositiva, in una moltitudine di ambienti a carattere pubblico e privato.

























domenica 12 ottobre 2014

DONNAFUGATA






Ben Ryé
Tipologia: Bianco Naturale Dolce - Passito di Pantelleria DOP
Uve: Zibibbo (Moscato d'Alessandria)
Gradazione: 14,5% vol.

Complesso ed avvolgente, al palato è armonicamente dolce, morbido e fresco. Al naso regala note intense di albicocca e pesca, sensazioni dolci di fichi secchi e miele, erbe aromatiche, note minerali.


Straordinario vino da meditazione, è un compagno ideale mentre si legge un libro o si ascolta la musica. Ve lo consigliamo come coronamento di una cena formale o come dolce conclusione di un primo appuntamento.

La sua fragrante dolcezza lo rende perfetto accompagnamento di formaggi erborinati o stagionati, foie gras. Ve lo consigliamo anche su dolci di ricotta e pasticceria secca.



Torchi all'ingresso



Polena, primo vino da degustare










barriques di legno di rovere









































venerdì 10 ottobre 2014

CANTINE FLORIO

CANTINE FLORIO


Nasce nel 1833 a Marsala ad opera dell'imprenditore Vincenzo Florio che, dopo aver acquistato un terreno in un tratto di spiaggia situato fra i bagli di Ingham - Whitaker e di Woodhouse, vi fece costruire uno stabilimento per la produzione di vino Marsala.
I primi anni della cantina furono molto difficili, con scarsi guadagni e poche prospettive. Florio poté resistere solo grazie alle sue ingenti risorse e alla fama della famiglia, all'epoca tra le più ricche d'Italia. Gli scarsi guadagni derivavano dall'eccesso dell'offerta rispetto alla domanda del mercato, quasi completamente estero, ed inglese in particolare. La commercializzazione era iniziata 1796, prima con Woodhouse e poi con altri commercianti come Ingham & Whitaker, che ne avevano consacrato la diffusione a livello internazionale già alla fine del XVIII secolo. Florio fu il primo produttore ad etichettare il Marsala con il nome di un produttore italiano.
Successivamente, grazie alla flotta di navi mercantili posseduta dalla famiglia Florio e alla sua organizzazione commerciale a livello internazionale, il Marsala divenne il vino dadessert più servito sulle tavole della borghesia europea e cominciò ad essere esportato anche negli Stati Uniti d'America.
Nel 1853 la produzione del Marsala ammontò a 6.900 botti di cui il 23% prodotto dalle cantine Florio, il 19% dalla Woodhouse ed il 58% da Ingham & Whitaker.
Successivamente venne rilevata l'azienda ed il marchio Woodhouse, e Florio divenne il maggior produttore di vino Marsala. Nel 1904 la nasce la Florio e C. - Società anonima vinicola italiana con la trasformazione in società per azioni da parte di Ignazio Florio jr.
Nel 1920 furono acquisite, insieme ad altri stabilimenti dalla Cinzano che le unificò sotto il marchio Florio. Nel 1988 Cinzano ha venduto la compagnia alla Illva. Le Cantine Florio dal 1992 hanno aperto al pubblico uno spazio espositivo. Oggi fa parte del gruppo Illva di Saronno e produce anche moscato e passito di Pantelleria.













































 La sala di degustazione Donna Franca Florio, visione differente della degustazione che, da momento di piacere, diventa una vera e propria esperienza che
coinvolge tutti i sensi, suggestiva e quasi teatrale.